Quello che colpisce varcando il cancello di Auschwitz è il
silenzio. Un silenzio pesante, nonostante le migliaia di visitatori che ogni
giorno varcano quel recinto delimitato dalla scritta beffarda “Il lavoro rende
liberi”. Si cammina sulle strade e i viottoli
del campo simbolo dell’Olocausto, poco diversi da quelli percorsi dalle SS e
dai prigionieri: sembra quasi di immaginare l’orrore, il dolore, la sofferenza,
la morte. E ancora i blocchi con i dormitori, le camere a gas, l’infermeria
teatro dei terribili esperimenti su donne e bambini, il largo dell’appello e il muro delle
fucilazioni. E ancora il crematorio. Poi c’è Birkenau con i binari ferroviari,
un vagone a memoria delle centinaia di treni della morte, le baracche dei
prigionieri e quel che resta di uno dei quattro crematori del campo. Queste le
riflessioni degli studenti di Torre de’ Passeri rientrati lunedì 3 aprile dal viaggio-studio organizzato dal Comune in
Polonia, nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Della
delegazione guidata Sindaco Piero Di Giulio hanno fatto parte i tre studenti vincitori del Concorso I Giovani
Ricordano la Shoah Ludovica Di Luzio
(prima classificata Premio Istituto Comprensivo), Fabio Di Rocco (primo classificato Premio Ite) e Giorgia Caiano (studentessa del Comprensivo,
premio della Giuria Social) con altri studenti, le dirigenti scolastiche, altri
fra docenti e cittadini.
Nei complessivi quattro giorni di viaggio i ragazzi hanno
visitato il
tristemente noto Campo sterminio nazista di Auschwitz Birkenau, il luogo
dove i nazisti uccisero oltre un milione di persone fra ebrei, prigionieri
politici e di guerra, zingari, uomini di fede e dissidenti del nazismo. Una
visita che ha suscitato grandi emozioni e favorito la riflessione su una delle
più grandi tragedie del XX secolo, così come previsto dal
progetto che ha coinvolto nel corso dell’anno scolastico gli studenti delle
scuole secondarie di primo e secondo grado di Torre de’ Passeri che hanno partecipato
al concorso bandito dal Comune, giunto alla sua ottava edizione e conclusosi
proprio con il viaggio in Polonia.
Il gruppo
ha visitato a Cracovia anche l’Ex Fabbrica di Shindler, resa celebre in
tutto il mondo dalla pellicola di Steven
Spielberg Shindelr’s list, in cui è stato realizzato nel 2010 un
interessante museo interattivo sulla storia della Polonia nel corso della II
Guerra Mondiale, il Kazimierz, il quartiere ebraico di Cracovia, con il
tipico mercatino, le sinagoghe, i negozi, la via larga, il ghetto al di là del fiume Vistola dove furono rinchiusi circa
18mila ebrei polacchi e la città di Cracovia
con i suoi palazzi storici, la collina di Wawel con Castello Reale e la Cattedrale,
la piazza del Mercato, la chiesa gotica di Santa Maria Assunta, la residenza di
Papa Giovanni Paolo II quando era vescovo di Cracovia, la via Grodzka,
conosciuta come la “via degli artisti di strada”, il quartiere universitario. “Questo viaggio vissuto con consapevolezza e coinvolgimento dagli studenti
ha rappresentato un’esperienza importante per noi tutti– ha detto il sindaco Di Giulio –. La memoria storica rappresenta un
elemento fondamentale per la crescita di una comunità e le lezioni che ci
arrivano dal passato devono aiutarci a non ripetere gli errori. Sono convinto che
tale esperienza contribuirà a sviluppare nelle nuove generazioni l’occasione
per riflettere contro il pregiudizio e a divulgare la cultura dell’accoglienza
del rispetto delle diversità”.
Il viaggio
è stato finanziato con il contributo di aziende private. (F. P.)